In mostra una selezione di quindici dipinti inediti del pittore Angelo Titonel, che torna ad esporre a Roma dopo la personale del 2001 al Complesso del Vittoriano.
Tra i protagonisti più importanti, negli anni Settanta, del Realismo magico italiano, Titonel racconta così l’origine di questo suo ultimo ciclo di lavori datati 2014:
“Risale agli inizi degli anni Sessanta il mio interesse per la pittura dell’uomo primitivo il quale, attraverso il segno e la forma, esprime in maniera sintetica l’emozione del contatto con gli uomini e con la natura. Ho nel tempo sviluppato un mio linguaggio creativo che, pur mantenendo questi requisiti sintetici, si è andato arricchendo – negli anni – di nuove problematiche col ricambio sociale e con i relativi sviluppi economico-culturali che ne sono seguiti.
Questa grafia nei miei lavori recenti mi è stata suggerita dai nuovi primitivi che imbrattano i muri delle nostre città. Di questi gesti provocatori e incolti utilizzo ciò che mi serve per creare un’immagine colta in combinazione con la natura“.
La nuvola, nella sua continua trasformazione, suggerisce pensieri introspettivi che lentamente salgono alla superficie cosciente liberando la fantasia. Nella pittura di Angelo Titonel questo processo si traduce in segni e gesti che entrano in rapporto dialettico con la nube stessa, ottenendo una nuova e complessa forma visiva.