15 Settembre — 19 Novembre 2022
Testo di Duccio Trombadori

La galleria inaugura la nuova stagione espositiva 2022-2023 con la mostra dal titolo “Epistolarium“, in cui si presenta l’ultimo ciclo pittorico di Margareth Dorigatti, con una selezione di circa venti opere realizzate tra il 2020 e il 2022.

Da una lettera di Margareth Dorigatti indirizzata alla gallerista Daina Maja Titonel, in data 31 maggio 2022:

“[…] Da ragazza e poi da donna ho sempre scritto lettere, per comunicare prima con la nonna che mi ha insegnato come si fa, poi, dopo aver lasciato la famiglia a 17 anni per andare per quella strada lastricata di pittura, scrivevo lettere a mia madre. Più avanti alle persone che mi hanno voluto bene. […] Ora, dopo due anni di pandemia, durante la quale siamo stati tutti obbligati a ripensare i nostri comportamenti, ho riordinato e catalogato le mie opere e sono andata a vedere i plichi di lettere custodite nella valigia nera (che era stata la custodia della mia viola che riposa silenziosa non ricordo dove). A caso ho estratto frasi da centinaia di lettere e ho provato a ‘riscriverle’ a modo mio, ovvero con la mia vera voce che conosce bene solo una lingua: Pittura. Sono queste le opere che vorrei esporre insieme a te la prossima volta.

La mostra è dedicata a Lela Djokic – storica dell’arte, fondatrice nel 1993 della storica galleria romana Nuova Galleria Campo dei Fiori – scomparsa il 1 agosto 2022.

Selezione opere

Margareth Dorigatti
SI, 2022
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Margareth Dorigatti
RETOUR [Ritorno], 2021
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Margareth Dorigatti
Codice, 2022
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Margareth Dorigatti
Quale magia…, 2022
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Margareth Dorigatti
Chi ti inventerà l'alba, 2021
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Margareth Dorigatti
Nel silenzio, 2021
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Margareth Dorigatti
Fuer Dich [Per te], 2021
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Margareth Dorigatti
Die Antwort ist... [La risposta è...], 2021
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Margareth Dorigatti
Iphigenie, Du warst... [Ifigenia, tu eri...], 2021
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Margareth Dorigatti
Quante notti azzurre, 2020
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Margareth Dorigatti
UND DER REST IST SCHWEIGEN [E il resto è silenzio], 2021
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Margareth Dorigatti
CARPE DIEM, fuer immer [CARPE DIEM, per sempre], 2021
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Margareth Dorigatti
Ein Verhaeltnis ist... [Una relazione significa...], 2021
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Margareth Dorigatti
E ho baciato..., 2021
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Margareth Dorigatti
Treffpunkt S.P.Q.R. [Appuntamento S.P.Q.R.], 2021
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Testo critico

Epistolarium - SULLE TRACCE DI MARGARETH

di Duccio Trombadori

Cara Margareth,

Ti scrivo, così mi distraggo un po’: e mi abbandono volentieri al prezioso intarsio di parole e immagini che racconta di te come parafrasi allusiva del vissuto di ogni cuore messo a nudo quando tratta lo scandaglio della memoria per una immediata esigenza di espressione.

Così ti riconosco – e non da ieri – per la tensione mistica che anima le tue visioni dipinte, che da sempre compongono il tuo sofferto diario in pubblico, sofferto perché sincero e guadagnato per bisogno di scorgere una luce, una via chiara di salvezza nel tragitto misterioso dell’esistenza.

Ci conosciamo da tanti anni, e fin dal principio la tua vena d’espressione si è fatta avanti ai miei occhi come la testimonianza in prima persona del male di vivere e al tempo stesso come un inno alla vita, per la forse disperata e mai abbandonata impresa di giungere, ci dice il poeta, “nel mezzo di una verità”.

I tuoi dipinti hanno cercato di fondere pensiero ed emozione, catturando istanti visivi, fatti di filamenti di colore, sapiente modulo del tratto, del contorno e della sfumatura. Il tuo merito, che io considero estetico ed etico, è questo: hai associato la visione dell’istantanea alla sintesi ideale, il senso del tempo isolato fuori del tempo, con il potere evocativo di una lettera smarrita, o non spedita, ritrovata per caso da un estraneo che ne ripercorre l’ordito sentimentale in una distaccata autopsia.

Sei un’analista acuta, arguta, a volte spietata, del tuo, del nostro sentimento, cara Margareth: ed è in questa analitica espressiva ed esistenziale che si riassume il fascino del tuo “Epistolarium”, dove gli innesti cromatici, le tecniche miste, le doppie superfici, e tutto il dispositivo tecnico di cui disponi entra nel quadro con la spontanea efficacia emotiva di una carezza, segnalando armonie nella dissonanza senza presunzioni intellettualistiche, bensì secondo un certo flusso intuitivo, magnetica virtù del fare poetico nella pittura.

I grigi, gli azzurri, il fondo oro, le carte incollate e soprattutto le parole, come brandelli di vissuto, ci presentano il ritmo insolente del divenire che dissolve e mantiene nel tempo le passioni del tempo. Tutto è armonia, anche nel fissare l’immagine che vuole indagare sul volgere caotico che genera e distrugge.

Con passione diligente e partecipe tu descrivi una parabola che ci riguarda tutti, e richiami l’attenzione sull’intimo legame di parola ed anima, invitando lo sguardo ad assorbire tutto il significato di quelle “tracce” che la pittura sapientemente volta a volta nasconde, conserva e mette in evidenza.

Hai così scritto un attraente epistolario visivo, altamente simbolico, cara Margareth: una lunga lettera di appassionata vicinanza umana e di inesauribile fiducia nella espressività del linguaggio della pittura quando è mosso dal soffio della poesia. Raramente accade di questi tempi, e per questo sento il bisogno anche io di scriverti una lettera, nella speranza che prima o poi qualche traccia alla fine rimanga e non vada perduta.

Un abbraccio e un augurio,

Duccio Trombadori

19 agosto 2022

Artisti esposti

Margareth Dorigatti
 

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